
In questo format, che è stato inventato molto prima del meno famoso 4 Ristoranti di Alessandro Borghese, la nostra blogger Mariah Eeseede Freesha porta a teatro 4 poveri disgraziati dall’aperitivo al dopo spettacolo, come se si trattasse di una cena.
Per l’appunto 4 SPETTATORI.
Così è stato finora.
In questa edizione speciale Mariah Eseedee Frisha sarà lei uno degli spettatori.
Ecco le povere vittime di oggi:

Federillo
20 anni
Il ragazzo dal cuore “dolze”.
Se vedete un ragazzo con la papala color giallo senape si tratta di Federico (per gli amici Federillo).

Martina
24 anni
Viene dalla luna ma a volte torna sulla Terra.
E’ una creatura fatta di carta e di inchiostro, pratica ironia ma senza aver consultato il foglietto illustrativo.

19 anni
Campionessa di bullini in salita, appassionata di palindromi e di vitello tonnato.

Eeseede
22 anni
E’ grazie a lei che esiste il famoso 4 Ristoranti di Alessandro Borghese.
Proprio Borghese stesso ha affermato: “4 SPETTATORI mi piasce, dovrei fare lo stesso con i ristoranti di tutta Italia.”
Lo spettacolo che i nostri 4 SPETTATORI hanno visto per l’articolo di oggi è:
Zigulì tratto dal libro di Massimiliano Verga con Francesco Colella.

Zigulì
Teatro Virginian
18 Gennaio 2020
21:00
Tratto dal libro “Zigulì” di Massimiliano Verga.
Regia di Francesco Lagi
Aiuto regia di Leonardo Maddalena
Produzione FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA
Con Francesco Colella
Un progetto TEATRODILINA.
Un diario intimo che racconta un’esperienza estrema di paternità, il rapporto denso e accidentato fra un padre e un figlio disabile. Un testo vivo, che non dà appigli per trame o drammaturgie articolate. È fatto di spunti e di frammenti, di cocci e di slanci emotivi. Parla della possibilità e della capacità di queste due persone di contaminarsi l’uno con l’altro. È la fragilità di un padre di fronte alla disabilità del figlio. La paura e il desiderio della morte.
Il bisogno intimo di sparire. La pallina dolce di una caramella e l’amaro di una lingua che lecca per terra. I legni da raccogliere e da intagliare, levarne la crosta per accarezzare le impurità, i nodi. La camicia che si sporca sempre, che prima di uscire è sempre da cambiare e che comunque sempre rimane sporca. Il lupo che il padre, prima o poi, vorrebbe incontrare. E poi le testate, le spinte, i morsi, i graffi tra gli abbracci e le esplosioni di risate. E, qualche volta, i baci.
Perché in questa storia, che è soprattutto una storia d’amore, tutto accade disordinatamente, senza nessun galateo sentimentale.

Un aperitivo di aspettative sullo spettacolo. Scopriamo cosa i nostri 4 Spettatori sanno dello spettacolo, cosa si aspettano e cosa ordineranno da bere!
EESEEDE: Eccoci qua, al Teatro Virginian!
Cosa ci ha portato a vedere questo spettacolo?
Federillo
Il modo in cui si va a vedere lo spettacolo. A volte si va a vederlo, si commenta e basta.
Invece questo format ti aiuta a riflettere e a pensare un po’ di più ai sentimenti che provi nel vedere lo spettacolo.
Martina
La curiosità nel vedere come è stato sviluppato il tema della disabilità nel rapporto tra padre e figlio.
In genere i genitori si incavolano con i figli su qualsiasi cosa ed è bello avere un punto di vista diverso.
Chiara
Il titolo, che è originale e divertente, e la storia.
Eeseede
Lo chiedi a me? (n.a. ridono)
Stasera avevo voglia di fare lo spettatore dato che è un’edizione speciale.
EESEEDE: Cosa ci aspettiamo da questo spettacolo?
Federillo
Io mi aspetto uno spettacolo dolce come la Zigulì.
Si parlerà della difficoltà di un padre con il figlio disabile, nelle relazioni, negli amori.
Un tema toccante che possa colmare delle mancanze di affetto nelle persone.
Martina
Mi aspetto di commuovermi, di emozionarmi e di scoprire qualcosa in più di una realtà non a me vicina, in quanto non ho parenti disabili men che meno figli.
Chiara
Io mi aspetto di essere sensibilizzata dall’affetto tra padre e figlio disabile.
Vedere in scena una realtà diversa, di un rapporto nuovo
Eeseede
Io mi aspetto una storia commovente, di questo padre con il figlio disabile.
Una storia che coinvolga il pubblico attraverso la figura del padre.
Federillo
Io prenderei un Purple Rain, un drink “dolze” e ricercato che prendi solo in certi momenti, è una dolcezza rara.
Martina
Io ho preso un Americano per prepararmi, per entrare nel mood psicologico dello spettacolo.
Chiara
Io prenderei un Gin Lemon perchè richiama il limone dello Zigulì, senza il Gin però (n.a. ride)
Eeseede
Prendo lo Spritz Hugo, perchè è una fusione di secco e sapori forti che messi insieme il sapore è molto gradevole.


EESEEDE: Spettatori, lo spettacolo è stato servito. Descriviamolo con 5 parole.
Federillo
Sincero
Coraggioso
Riflessivo
Tenero
Lacerante
Martina
Commovente
Ironico
Vero
Dolce
Catartico
Chiara
Forza
Diversità
Speciale
Necessario
Unico
Eeseede
Cuore
Giallo
Vita
Padre
Amorevole

EESEEDE: Spettatori, questo spettacolo ha soddisfatto le nostre aspettative?
Federillo
Mi aspettavo uno spettacolo più dolce, invece si è focalizzato più sulle difficoltà che prova un padre con figlio disabile.
Ma l’ironia ha reso questo spettacolo molto piacevole.
Martina
Non è stato come me lo aspettavo, pensavo fosse una cosa più leggera, invece è stato uno spettacolo molto toccante e profondo.
Chiara
Ha rispettato le mie aspettative, questa realtà mi ha affascinata e toccata allo stesso tempo.
Eeseede
Lo spettacolo ha rispettato le mie aspettative. Io, che vivo in casa queste emozioni tutti i giorni, posso confermare che l’attore è riuscito a coinvolgere il pubblico.
EESEEDE: Abbiamo trovato qualcosa che ci appartiene nello spettacolo?
Federillo
Ho fatto per parecchi anni l’animatore e il catechista quindi ho avuto a che fare con bambini disabili e a rapportarmi con il genitore.
Mi rendo conto della difficoltà del genitore che ha rappresentato l’attore.
Martina
Ho ritrovato l’approccio ironico, mi sono chiesta come mi approccerei io se mai avessi un figlio disabile.
La forza data dall’ironia, dal mascherare tutta la sofferenza del padre.
Chiara
Mi sono rivista nella forza di andare avanti e che nonostante tutto il padre non può fare a meno del figlio: alcune cose mi danno fastidio ma non potrei vivere senza di esse.
Eeseede
Io parlo da sorella di un ragazzo disabile.
Mi sono rivista molto nell’ironia del padre e i momenti condivisi con il figlio, momenti frenetici ma allo stesso tempo molto riflessivi.

EESEEDE: Spettatori, è il momento del dolce. A chi consigliamo questo spettacolo e perché?
Federillo
Lo dedicherei a tutte le famiglie, alle persone che non hanno figli disabili.
Diamo per scontato che nella vita vada tutto bene, quando in realtà ci sono famiglie con una difficoltà in più.
Ovviamente lo dedicherei sopratutto alle famiglie con parenti disabili che potrebbero trovarci uno “sfogo” in questo spettacolo.
Martina
Io lo dedicherei a Lorenzo che con suo figlio che ha affrontato le stesse dinamiche con molta ironia e molta forza.
Chiara
Lo consiglierei a mio fratello che ha avuto un figlio e crescere un figlio ti cambia la vita.
Gli auguro di affrontare la vita con la stessa forza.
Eeseede
Lo consiglierei alla mia famiglia in particolar modo a mio fratello Dante, un ragazzo autistico, forte.
Non potrei vivere senza di lui.
Ringrazio Martina, Federico, Chiara per questa bella serata.
