Partiamo dal nome. Crowd significa folla e folla può significare molte cose. Certo non soltanto «moltitudine anonima di persone», che non è definizione in grado di descrivere il comitato che lavora al festival di cui stiamo parlando. Ci sono tanti ragazzi, una settantina, che dal Trentino alla Sicilia hanno trovato interessante la call pubblica sui social network con la quale si è lanciato un invito a partecipare all’organizzazione del nuovo festival del teatro di Arezzo. Senza requisiti minimi né massimi; solo il fatto di avere meno di 30 anni. Ecco la folla – Crowd -. Ecco gli organizzatori: ecco la novità!L’idea è organizzare qualcosa di articolato coinvolgendo tanti giovani da tutta Italia nei processi decisionali, che non è cosa da poco: avete mai organizzato una cena tra amici usando WhatsApp o Facebook? Probabilmente sì e sapete che non è proprio uno scherzo. Pensate strutturare una rassegna teatrale, compreso un contest tra le compagnie che parteciperanno. Aprire e coordinare più canali di comunicazione. E nel processo, conoscersi, creare ponti lunghi un’Italia.

L’Arezzo Crowd Festival ha chiesto questo a chi ha risposto alla call: partecipazione. Rompere qualche barriera per scoprire un progetto che, almeno quando l’ho conosciuto io, a giugno, non aveva confini né troppo rigidi né troppo definiti. Qualcosa che vive e, questo il bello, è delineato dal contributo di chi vuole mettersi in gioco.

Il patrocinio di un progetto come questo non poteva poi non provenire da qualcuno con esperienza e professionalità nel settore del teatro e dell’intrattenimento. Le fondamenta dell’Arezzo Crowd Festival sono state infatti poste dall’associazione Officine Montecristo – produzioni artistiche – e dal suo presidente e regista teatrale Giovanni Firpo, che così ha avviato il percorso.https://www.youtube.com/watch?v=h2Yn2vCbJDY (video lancio ACF)Ma facciamo un passo indietro per rispondere alla questione posta fin dall’inizio. Cosa significa Crowd Festival?Niente. Crowd Festival non significa ancora niente, ma può significare tutto. Perché spetta a chi è entrato nel comitato riempire questo contenitore con le proprie capacità e la propria energia, nella misura in cui le passioni e il tempo saranno (gratuitamente e per passione, ricordiamolo) messe in campo da questi settanta giovani volenterosi. Per regalare ad Arezzo e al suo panorama teatrale qualcosa che speriamo resti e lasci un segno, per poi continuare.Noi ci stiamo. E tu? #iocisto.
Umberto Maria Bertocci