Intervista ad Andrea Trovato
Qualche giorno fa ho avuto l’opportunità di conoscere Andrea Trovato, Direttore Artistico dell’associazione Opera Viwa.
Con Andrea abbiamo parlato di bellezza e le parole chiave della nostra mattinata sono state due: musica e territorio. Opera Viwa infatti diffonde cultura musicale e valorizza le bellezze artistiche e paesaggistiche delle terre di Arezzo.
Attraverso concerti, eventi di formazione e visite guidate l’associazione promuove il network tra operatori musicali e musicisti, affermandosi come protagonista nel panorama internazionale per i concerti di musica strumentale e, in particolare, per quella organistica.
Leggete quello che mi ha raccontato e non perdetevi le loro iniziative!
Quando nasce Opera Viwa e con quale scopo?
L’Associazione nasce nel 2006 come unione di operatori musicali e musicisti, mentre prima di costituirla operavamo individualmente. Con Opera Viwa abbiamo dato vita ad un progetto che ha coinvolto molti comuni della Provincia in produzioni musicali di grande spessore, grazie anche al M° Fabio Taruschio, il nostro Presidente, e al M° Silvia Martinelli, Vicepresidente, che mi affiancano da sempre nella direzione artistica.
Negli scopi dell’associazione ci sono sia la diffusione della cultura musicale che l’educazione dei giovani alla musica. Questo si attua attraverso l’organizzazione di concerti, rassegne, master, incontri che possano essere pensati per scuole di ogni ordine e grado.
In questo contesto è nato il festival “Terre d’Arezzo Music Festival”: di cosa si tratta?
È un festival di musica classica che è ormai alla sua quattordicesima edizione. Durante ogni estate, da giugno ad agosto, nel territorio aretino sono organizzati concerti nei quali è possibile apprezzare musica classica eseguita dal vivo con ricercati strumenti acustici. Il titolo “Terre d’Arezzo Music Festival” vuole sintetizzare la doppia valenza di questo evento: da un lato ci sono le scelte artistiche che devono essere sempre di altissimo livello. Dall’altro c’è la valorizzazione del territorio con tutti i tesori che esso contiene, sia dal punto di vista paesaggistico, storico o artistico. Il festival coinvolge circa 10 comuni del territorio Aretino, dal Valdarno al Casentino, dalla Val di Chiana a Sansepolcro.
Da diversi anni poi un punto centrale del Festival è rappresentato dalle chiese monumentali di Arezzo. Grazie alla collaborazione con la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e il Centro Guide Arezzo e Provincia, durante i concerti nelle chiese è sempre presente un’introduzione storica sull’edificio sacro, sulle opere d’arte che contiene e sull’organo utilizzato. In questo modo la musica è un veicolo sia per la crescita culturale del territorio che la valorizzazione dello stesso.
Ci racconti alcune esperienze di formazione di cui vi siete occupati?
Opera Viwa negli anni ha organizzato varie attività di formazione per alunni di tutte le età. Pensando agli studenti delle elementari e delle medie, nel 2012 abbiamo organizzato la stagione “La Musica non solo in Classe” per le scuole del comune di Cavriglia. Il teatro locale ospitava concerti e incontri che diventavano lezioni per gli studenti e opportunità di incontro con i musicisti. Per gli studenti di Arezzo invece abbiamo organizzato “Aspettando Arezzo Organ Festival”, una settimana di campo estivo nella quale i bambini potevano conoscere l’organo attraverso lezioni e attività ludiche.
Nell’inverno 2017-2018 è stato realizzato il Festival Pianistico “Città di Arezzo”, dedicato alla memoria di Arturo Benedetti Michelangeli, con 4 importanti concerti al Teatro Petrarca. Sono stati protagonisti pianisti fra i più acclamati a livello internazionale, a partire dal grande Leslie Howard. Dopo ogni esibizione gli artisti hanno tenuto una lezione concerto per gli allievi del Liceo Musicale di Arezzo.
Nel 2018 abbiamo organizzato un’importantissima masterclass dedicata al pianoforte e aperta a studenti di ogni età. La scuola si chiamava “International Piano Master”: per otto giorni la CaMu (ndr: Casa della Musica) di Arezzo ha ospitato importanti pianisti da tutt’Italia, Sud America, Stati Uniti e Cina. Al termine del master hanno avuto luogo i concerti tenuti dai docenti e dagli allievi.
Parliamo di musica organistica: qual è la rilevanza della città di Arezzo in questa disciplina?
Molte persone non lo sanno, ma Arezzo ha un patrimonio organistico che è storicamente di grande prestigio e anche molto diversificato nelle varie chiese, che accolgono organi di diverse epoche.
In Cattedrale abbiamo l’organo di Luca da Cortona del 1536, che è uno degli organi funzionanti più antichi d’Italia. Proprio questo è stato oggetto di un intervento nel 1980 del Gabinetto di Restauro di Firenze: un’esperienza di riferimento nel restauro che ha riportato lo strumento alla sua sonorità originale.

Organo della Cattedrale d’Arezzo
Nella Badia delle Santissime Flora e Lucilla abbiamo un organo integro del 1600, alla chiesa di Santa Maria in Gradi uno del 1700, invece quello della chiesa della Santissima Annunziata è del 1800.
La presenza di organi di tutte le epoche ha permesso che “Arezzo Organ Festival” fosse conosciuto nell’ambiente organistico, infatti molti musicisti mi contattano per conoscere le caratteristiche di questi organi e per poterli venire a studiare ad Arezzo anche da Messico, Spagna e Austria.
Per il 2020 ci sono già delle date da segnare a calendario?
Stiamo già lavorando all’edizione 2020 di “Terre d’Arezzo Music Festival” e di “Arezzo Organ Festival”. Abbiamo già delle date fissate con organisti molto importanti. Le tre principali sono a cavallo di luglio e agosto 2020.
Il maestro Przemyslaw Kapitula della cattedrale di Varsavia si esibirà nel concerto in cattedrale ad Arezzo il 19 luglio 2020. Il 26 luglio poi avremo come ospite il maestro Roman Hauser, titolare dell’organo della Chiesa dei Gesuiti di Vienna. La terza data è il 2 agosto, che ha come protagonista il maestro Jean-Christoph Geiser, titolare dell’organo della Cattedrale di Losanna. Anche in questa edizione avrà spazio l’aspetto formativo: prima di ogni concerto ci saranno visite guidate dedicate e prolusioni ad adulti e bambini, in modo da far scoprire e far conoscere le caratteristiche degli organi di Arezzo che delle chiese nelle quali si trovano.
Gli altri appuntamenti poi verranno fissati nelle prossime settimane: siamo in contatto con il coro Giovani Voci di Parigi e con altre formazioni desiderose di esibirsi al nostro festival.
Teresa Zammuto
Sito web: https://terredarezzomusicfestival.it/
Pagina FB: Terre d’Arezzo
Canale YouTube: Arezzo Organ Festival