IL NUOVO FILM DI SAM MENDES, REGISTA DI AMERICAN BEAUTY E SKYFALL 

Quest’anno l’edizione degli Oscar è stata ricca di bellissimi titoli e forti emozioni.

Nella lista dei candidati per la Miglior Regia spiccavano nomi molto importanti del panorama cinematografico contemporaneo, tra cui Martin Scorsese, Quentin Tarantino e Sam Mendes.

Quest’ultimo si presentava alla cerimonia con 1917, la sua ultima fatica. Nel film si racconta la terribile esperienza della Prima Guerra Mondiale dal punto di vista di due soldati britannici, Schofield (interpretato da George Mackay) e Blake (a cui presta il volto Dean-Charles Chapman).

Sono infatti loro a essere scelti per un’importante missione, ovvero quella di consegnare un messaggio da parte del generale Erinmore (Colin Firth) ad un battaglione alleato comandato dal colonnello Mackenzie (Benedict Cumberbatch) di cui fa parte il fratello di Blake, attraversando parte del territorio nemico.

Per i due protagonisti si prospetta una sfida contro il tempo per evitare che il battaglione vada incontro a una trappola dell’esercito tedesco.

Ciò che contraddistingue quest’opera cinematografica è che è stata realizzata interamente utilizzando la tecnica del piano-sequenza.

LA GRANDE GUERRA TORNA AL CINEMA

Il nuovo film di Sam Mendes esplode davanti ai nostri occhi come quelle stesse granate che durante la Prima Guerra Mondiale contribuivano, insieme ai carri armati e i gas velenosi, a trasformare per sempre il concetto di guerra.  

Da un conflitto tra eserciti con archi e gladio si passò ai cannoni e le baionette, ma la guerra aveva sempre visto i soldati come sfortunati protagonisti.

La Grande Guerra nacque in un contesto culturale ancora ottocentesco, ma i generali e i capi di stato non si resero conto fino in fondo di quanto invece la tecnologia delle armi si era sviluppata in pochissimi anni. 

Il film di Mendes ci trasporta all’interno di una guerra di posizione tra i cadaveri e la sporcizia di un mondo ormai in via di distruzione. 

UN FILM “IN PRIMA PERSONA”

L’apparente piano sequenza senza interruzioni (ossia lunghe inquadrature senza stacchi), ha reso dinamica una guerra che è passata alla storia per la sua lentezza di evoluzione.  

Le lunghe inquadrature hanno reso possibile una maggiore comprensione dei soldati non tanto come numeri ma come uomini, anzi giovani ragazzi innocenti.  

Il senso di vicinanza ottenuto con i piani sequenza fanno sentire lo spettatore come un soldato pronto a partire in guerra insieme a quei giovani.

Per questo motivo il film ricorda i videogiochi spara-tutto in prima persona, ribadendo così quell’attuale principio di ibridazione del cinema con il mondo dei videogiochi, già attuato nei film degli stuntmen Chad Stahelski e David M. Leitch, ossia Atomica bionda e la saga di John Wick, usciti in sala tra il 2014 e il 2019. 

Il piano sequenza dopotutto è un effetto già usato nel cinema: come da Sir Alfred Hitchcock in un film addirittura del 1948 dal titolo Nodo alla gola, fino ad Alejandro Iñárritu con Birdman, pellicola che vinse il premio come Miglior Film agli Oscar del 2015. 

Se vuoi quindi calarti “in prima persona” nel CORAGGIO di un giovane soldato allora 1917 fa per te. 

Il film è uscito nelle sale il 23 gennaio 2020

Luca Nardi e Marco Porcini