Intervista a Claudia Del Tongo

Claudia Del Tongo è la presidente di All Stars Arezzo Onlus, associazione che propone e sviluppa servizi sociali sul territorio aretino. Ho il piacere di parlarvi qui del nostro incontro, dove ho potuto scoprire di più sul loro lavoro che svolgono per la comunità aretina.

Il loro scopo principale è quello di proporre a tutte le fasce d’età, dall’infanzia in poi, attività sportive mirate per le persone con disabilità. Nello specifico, la loro azione si inscrive all’interno del movimento “Special Olympics” nato negli Stati Uniti circa cinquant’anni fa.

Nei quindici anni di presenza dell’Associazione sul territorio aretino  i cambiamenti sono stati tanti e All Stars Arezzo ha avuto modo di svilupparsi sempre di più, evolvendosi per garantire un servizio più completo. All’inizio infatti i corsi offerti erano solamente nuoto ed equitazione;  tra il 2009 e il 2010 si sono articolati in maniera più organizzata, diventando appuntamenti settimanali per bambini e adolescenti: oltre alle lezioni già presenti vengono introdotti bocce, atletica e tennis da tavolo.

Una grande tappa è stato la successiva  creazione di una stagione sportiva, in modo da far crescere l’interesse intorno al lavoro svolto dall’Associazione, permettendo così agli allievi di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante gli allenamenti. Come tutti gli atleti, anche quelli di All Stars Arezzo desiderano un riconoscimento per i loro sforzi, il loro valore aggiunto però è la capacità di trasmettere agli altri le loro emozioni mentre fanno ciò che amano.

Lo sviluppo di una coscienza cittadina volta all’inclusione e all’apertura sociale è sicuramente uno degli obbiettivi principali di All Stars Arezzo Onlus. L’impegno è quello di incentivare un clima di coesione tra gli individui. Imparare a vivere insieme è un concetto che desiderano soprattutto ai più piccoli: è per questo che un’importante opera di sensibilizzazione viene svolta nelle scuole, sia per gli alunni che per gli insegnanti, affinché questi ultimi possano proporre attività il più inclusive possibile.

E per il futuro?

Sicuramente stanno già lavorando tantissimo per la comunità aretina, ma questo non basta e il sogno nel cassetto c’è: acquistare, entro i prossimi cinque anni, uno spazio multifunzionale per incidere ancora sulla qualità della vita per tutti gli aretini.

Sarah Baroux