Intervista a Lucia Arcangioli

Un luogo speciale è quello su cui senti di poter fare affidamento quando sei fuori casa, quando sei fuori dal tuo ambiente più protetto. Questo luogo ad Arezzo è l’Informagiovani, situata in piazza S.Agostino. Che ci sia bisogno di studiare con i propri amici, di fare interviste (io ne so qualcosa) o di avere più informazioni sui servizi che il Comune offre, gli operatori di quest’isola felice nel centro città sono a disposizione di tutti. Ho il piacere di condividere con voi il mio incontro con Lucia Arcangeli che all’Informagiovani lavora come operatrice e che mi ha aperto gli occhi su una realtà che non dobbiamo assolutamente dare per scontata.

All’Informagiovani avranno luogo gli Incontri Letterari pomeridiani dell’Arezzo Crowd Festival. Saranno presenti quattro bellissime realtà del territorio aretino, non mancate!

Nonostante ormai siate una presenza conosciutissima nella vita cittadina, ci potresti parlare meglio dei servizi che offrite?

Noi siamo la Cooperativa Betadue che gestisce questo servizio del Comune di Arezzo, a seguito di una selezione avvenuta con un bando biennale nel quale sono indicate le linee di azione e il target di riferimento. I servizi che proponiamo si articolano su quattro piani: in primo luogo il nostro è un servizio di informazione di primo livello a tutta la città di Arezzo. Convergono qui studenti, ma anche turisti e signori più anziani che ci chiamano al numero verde. Mi ricordo la volta di quando ricevetti una telefonata in cui mi dissero: “Signora, sta per cadere un albero!”. Io mi trovavo qui (ndr: scrivania dell’ufficio in S.Agostino) e come prima cosa mi venne da rispondere: “va bene signora, intanto si sposti, poi vedrà che la risolviamo”.

Il secondo livello invece è un’informazione più strutturata; lì la consulenza è targettizata per i giovani dai quattordici ai trentacinque anni circa. In ogni caso non si negano certo i colloqui a chi ha già superato questa fascia d’età. Si tratta di fare consulenza sulla redazione ragionata di un curriculum, la scelta del corso di formazione professionale, universitario, la mobilità all’estero, partecipazione a concorsi, servizio civile etc…

La terza azione che mettiamo in campo è quella di facilitazione di proposte che vengono dalla cittadinanza: lo sviluppo di un festival come il vostro, la creazione di una mostra o anche di un’impresa. In ogni caso poi cerchiamo di plasmarci, di studiare per rispondere alle richieste che vengono dall’esterno.

Il quarto piano è quello di una promozione autonoma dei nostri progetti, diventando produttori oltre che “ospiti” di attività altrui. Recentemente abbiamo lanciato l’iniziativa del Libro Sospeso, ma anche seminari come quelli più recenti sul Servizio Civile o sulle caratteristiche dei contratti di lavoro.

Tra tutti i vostri progetti che avete ideato, ce n’è uno che ricordi con particolare piacere?

Sicuramente quello de “Il Baratto dei Saperi” e ogni volta ti stupisce, è davvero bellissimo. Si trova all’interno del progetto de “La Banca del Tempo” e coinvolge persone che non lavorano come docenti ma che vogliono condividere le loro capacità e le loro esperienze su uno specifico argomento, tutto a livello gratuito ovviamente. C’è uno scambio continuo e una restituzione delle capacità: tutti sappiamo fare qualcosa e non c’è bisogno di un attestato per poterlo provare. Non abbiamo bisogno di cercare i corsi, perché ci sono continuamente persone che vogliono condividere il loro sapere e mettersi alla prova. Generalmente lo facciamo da novembre a gennaio e da marzo a giugno.

Lezione di arabo al “Baratto dei Saperi”

Ultima domanda. Conosco questo posto da quando ero alle medie e ho esperienza di ciò che l’Informagiovani offre. Ma dall’altra parte chi c’è?

Dall’altra parte c’è un gruppo di amici. Io e Francesca (ndr Cappelletti) siamo la bionda e la mora, ci compensiamo totalmente in tutto. Io sono più proiettata verso l’ambito del lavoro e della formazione, lei sulla parte della gestione delle attività culturali. Il terzo operatore negli ultimi anni è cambiato, ora abbiamo Luca che è una risorsa incredibile.

Francesca ha più di dieci anni d’esperienza nei servizi d’orientamento, io sei. C’è grande affetto fra noi operatori, ma anche tanta passione e professionalità. Per me è una perfetta sintesi di ciò che mi piace fare: ho davvero bisogno del contatto con il pubblico e mi piace molto anche stare con i ragazzi. E poi qui non ti annoi mai.

Alessandra Bracciali