Intervista a Francesco Salis
Oggi ho intervistato Francesco Salis della cooperativa Margherita+, responsabile del Centro Giovani e Adolescenti Arezzo Factory. Un luogo accogliente che ospita molti corsi e attività rivolti ai giovani, grazie anche alla collaborazione con altre associazioni aretine.
Arezzo Factory è un punto di aggregazione, di promozione e di contaminazione fra soggetti ed esperienze diverse, in che modo avviene tutto ciò?
Il punto di forza del centro è la capacità di unire varie associazioni e di rivolgersi sia a bambini piccoli che ad adulti con diverse attività; questo genera la possibilità di creare momenti di incontro e di aggregazione. I corsi attivi sono: musica (batteria, chitarra, pianoforte e canto), improvvisazione teatrale (realizzata dall’associazione Areamista), lingua giapponese (con quattro livelli diversi), yoga della risata e laboratori creativi (svolti dall’associazione Impronte Creative) dai 2 ai 10 anni suddivisi per fasce d’età e un corso di guardia ambientale del WWF. Ci sono inoltre attività saltuarie come il corso sul comportamento dei cani con l’associazione Impronte.
Un altro aspetto di Arezzo Factory è legato ai servizi che offriamo noi con le sale prove musicali, una sala dj e una sala polifunzionale che favoriscono l’incontro e lo scambio tra giovani. Ogni anno poi, nel mese di maggio, organizziamo un contest musicale a cui partecipano band giovanili della provincia. D’estate invece facciamo un evento nel parco; nell’ultimo anno abbiamo realizzato una festa intitolata Riparti Pionta con varie attività ricreative tra cui iniziative per ripulire il parco e un concerto finale.
Quali sono i progetti che avete in mente di realizzare nel futuro?
Sicuramente consolidare il rapporto con le realtà del territorio, ampliare la conoscenza di Arezzo Factory nella città come punto di unione importante e a disposizione di tutti. Un altro obiettivo è dare visibilità, attraverso il nostro lavoro, al parco Pionta che ha bisogno di essere valorizzato e popolato.
C’è un aspetto particolarmente formativo per i giovani nelle attività presenti?
L’aspetto formativo più importante è quello che riguarda l’espressione delle proprie capacità e la scoperta di particolari passioni artistiche, dal momento che i corsi destinati ai giovani hanno a che fare con musica e teatro. Ad esempio, nella lingua giapponese c’è l’importanza di avvicinarsi a una cultura diversa per chi ne è appassionato e incuriosito e nei laboratori creativi si sviluppa la propria fantasia.
Il macro-tema dell’Arezzo Crowd Festival di quest’anno sarà BE THE CHANGE, cioè sii il cambiamento. Qual è il tipo di cambiamento che vorresti vedere o mettere in atto?
Vorrei che si smettesse di guardare “l’altro” con diffidenza invece di aprirsi a un’occasione di crescita reciproca. Un principio che a mio parere è alla base dell’aggregazione e del fare le cose insieme.
Chiara Polvani
Foto dalla pagina facebook